The Move to -15°C
La campagna “The Move to -15°C”, lanciata con l’obiettivo di innalzare da -18 a -15 gradi Celsius la temperatura standard dei prodotti surgelati (riducendo i relativi consumi energetici) sta raccogliendo nuove adesioni.
Secondo i promotori, lo standard di -18 gradi Celsius come temperatura di riferimento per i prodotti congelati, stabilito circa 100 anni fa, è arbitrario. Uno studio diffuso da Nomad Foods evidenzierebbe come l’innalzamento a -15 gradi Celsius permetterebbe un risparmio energetico tra il 10% e l’11%, senza generare impatti in termini di sicurezza, gusto o valori nutrizionali deli prodotti. Un’ulteriore analisi condotta da istituti universitari, inoltre, ha valutato che tale modifica consentirebbe di risparmiare ogni anno l’emissione di 17,7 milioni di tonnellate di CO₂.
L’ultimo operatore a essersi unito al movimento è il carrier marittimo Zim, che ha evidenziato come l’iniziativa sia perfettamente in linea con una visione di shipping sostenibile e ricordato di disporre di una flotta di container reefer avanzati per la quale dispone di un sistema di monitoraggio in tempo reale della temperatura.
Fondato nel 2023, il movimento The Move to -15°C vanta al suo interno operatori di primo piano del mondo della logistica e dei trasporti, come Dp World, Maersk, Cosco, Blue Water Shipping, One, Msc, Kuehne Nagel, Hapag Lloyd, Constellation Cold Logistics, ma anche brand come Daikin e Nomad Foods.
Tra gli ingressi di peso recenti la stessa coalizione segnala quelli di Emirates, della catena di supermercati del Regno Unito Iceland, e di Emergent Cold LatAm, operatore della logistica a temperatura controllata attivo in America Latina. Adesioni sono arrivate anche dalle associazioni di categoria e dalle università, come la British Frozen Food Federation, la Cold Chain Federation e la Wageningen University.