Immobiliare retail: significativa ripresa della GDO
Nel primo semestre del 2024, il settore immobiliare retail, con particolare riferimento alla grande distribuzione organizzata (GDO), ha evidenziato una ripresa significativa. Secondo i dati forniti da Nomisma, le locazioni di spazi commerciali nella GDO sono aumentate del 5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, spinte da una crescente domanda dei consumatori e dall’espansione delle catene alimentari.
La spesa delle famiglie è tornata a livelli alti, favorendo così l’apertura di nuovi punti vendita, soprattutto nelle aree urbane. Tuttavia, le sfide rimangono, come l’adeguamento alle normative di sostenibilità e l’integrazione delle vendite online con i negozi fisici. Inoltre, mentre le zone centrali mostrano vivacità, le aree periferiche continuano a ad attraversare alcune difficoltà. Questa evoluzione del settore riflette una trasformazione in corso, con un’attenzione crescente all’esperienza del cliente e all’innovazione digitale.
Dando uno sguardo ai dati, Nielsen IQ a metà settembre ha presentato i numeri relativi al mese di agosto 2024 relativi alla variazione dei prezzi e registra una variazione dei prezzi a livello nazionale pari a -0,4% a maggio, -0,7% a giugno, -0,8% a luglio e nuovamente -0,8% ad agosto. Questo dato comunica una riduzione dei margini operativi per la grande distribuzione, rischiando di costringerla ad adottare approcci più aggressivi. I retailer devono quindi affrontare elevati costi fissi, che diventano ancora più considerevoli se rapportati al calo dei ricavi. A questo bisognerà prestare particolare attenzione perché potrebbe rappresentare una potenziale problematica, poiché la loro struttura finanziaria potrebbe indebolirsi, discorso valido in particolare per le realtà più fragili. Negli ultimi anni, il modo di fare la spesa ha subito notevoli cambiamenti già a partire dalle abitudini dei consumatori che prediligono i negozi di dimensioni ridotte, situati in contesti con alta densità edilizia-abitativa, i cosiddetti “negozi express”.
Sembra che i marchi della GDO abbiano avuto il tempo di comprendere le nuove abitudini dei consumatori e di adattare le proprie strategie di assortimento. Questo cambiamento può rappresentare una nuova opportunità per il settore. Per massimizzare i profitti, i retailer si stanno muovendo verso lo sviluppo delle marche private, che permettono un maggiore controllo sui prezzi e offrono un valore distintivo. Questa dinamica unita a investimenti in innovazione, digitalizzazione e intelligenza artificiale sarà fondamentale per ridurre i costi e migliorare i servizi offerti ai clienti. All’interno dei centri commerciali, invece, la tradizionale centralità dell’anchor store alimentare rispetto ai flussi di clientela ha lasciato spazio alla praticità, con un riposizionamento del grocery per favorire un accesso rapido ai consumatori e agevolare il servizio di click and collect.