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Comavicola: una profonda conoscenza dell’ittico surgelato

Comavicola: una profonda conoscenza dell’ittico surgelato

L’attività di Comavicola inizia nel Dopoguerra a Milano con la vendita di conigli, pollame e uova. Guidata con spirito imprenditoriale da Angelo Giuseppe Villa, nel tempo ha iniziato a importare prodotti provenienti da tutta Europa (Polonia, Romania, Bulgaria) e si è focalizzata nel settore ittico congelato, diventando uno dei protagonisti del mercato nel nord Italia, sia nel retail che nell’horeca. La crescita dell’azienda ha visto anche la creazione di una nuova sede operativa, che include un’area dedicata alla lavorazione dei prodotti commercializzati. Oggi l’azienda, che è ancora guidata dalla famiglia Villa, ha deciso di rafforzare la sua proposta commerciale, integrando la propria offerta frozen con l’ittico fresco. Di questa e delle altre strategie aziendali abbiamo parlato con Alessandro Villa, presidente di Comavicola.

Avete alle spalle una lunga storia nell’ittico surgelato, come si è evoluto in questo tempo questo settore?

La nostra azienda ha iniziato a commercializzare prodotti ittici surgelati negli anni ‘90. In un primo momento abbiamo iniziato con il commercio all’ingrosso e, qualche anno più tardi, abbiamo aperto anche al canale horeca, acquisendo sempre più quote di mercato, tanto che oggi siamo riconosciuti come uno dei leader nel mercato del nord Italia.

Come stanno andando le vostre vendite, sia nel canale GDO che nell’horeca? Quali dinamiche caratterizzano i due canali?

Le vendite sono in continua crescita in entrambi i canali e c’è una volontà da parte dell’azienda di investire per aumentare le quote di mercato. Le dinamiche tra i due canali, però, sono diverse. Infatti, se con la grande distribuzione si punta sui volumi, con l’horeca si guarda invece alla maggiore redditività per l’azienda. Il mix dei due canali conferisce equilibrio alla struttura commerciale e finanziaria della nostra società.

Avete pensato di entrare anche nel comparto del fresco. Cosa vi ha portato a questa decisione?  Ritiene che questa strategia possa entrare in conflitto con la vendita di surgelati o che invece comporti dei vantaggi anche per quest’ultima?

E’ per rispondere alle esigenze del mercato che abbiamo intrapreso questa strategia. Infatti, i nostri clienti del canale horeca ci chiedono spesso di fornire loro anche il fresco. Per questo motivo non credo che questa scelta entri in conflitto con la vendita dei surgelati, anzi completa l’offerta per i nostri clienti che hanno il vantaggio di avere un unico fornitore per entrambe le categorie di prodotto, permettendo così di ottimizzare le consegne e la qualità del prodotto.

Quali altre strategie di crescita avete in programma per il breve-medio periodo?

Vogliamo aumentare le quote di mercato nella grande distribuzione e incrementare le vendite per quanto riguarda l’horeca su clienti di alta gamma. Puntiamo, quindi, ai ristornati stellati e altre realtà importanti, che sono i punti di riferimento per la ristorazione.

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