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L’importanza delle informazioni ambientali in etichetta

IdentiPack
IdentiPack

È nato IdentiPack, il primo Osservatorio nazionale sull’etichettatura ambientale del packaging, frutto della collaborazione fra Conai GS1 Italy.
IdentiPack monitorerà la presenza di informazioni ambientali sulle etichette degli imballaggi immessi al consumo in Italia e, ogni sei mesi, restituirà un’analisi dettagliata dei prodotti in commercio, fotografando la situazione relativa a quelli disponibili a scaffale e poi realmente acquistati dal consumatore, segmentandoli in base ai reparti di appartenenza.
Il lavoro di analisi dell’Osservatorio incrocerà le informazioni ambientali riportate sulle etichette dei packaging di largo consumo con le elaborazioni NielsenIQ sul venduto negli ipermercati e nei supermercati italiani.
Così facendo, sarà possibile ottenere dati aggiornati su quanti prodotti (freschi, secchi e surgelati) presentano in etichetta le informazioni ambientali che saranno obbligatorie dal prossimo gennaio (identificazione del materiale di composizione dell’imballaggio e indicazioni per la raccolta differenziata) e quanti riportano anche informazioni aggiuntive, come i marchi volontari legati alle caratteristiche di sostenibilità del packaging, i suggerimenti su come fare una raccolta differenziata di qualità o sistemi digitali come link e QR code per rinviare a pagine web che riportano le informazioni ambientali presenti sulla confezione.

I dati 2021

Secondo il primo report di IdentiPack, nel 2021 sul mercato italiano i prodotti che riportano informazioni ambientali relative al pack sono aumentati rispetto all’anno precedente: su 17.300 etichette a scaffale è già presente la codifica identificativa del materiale usato, ai sensi della decisione 129/97/CE. Corrispondono al 13,5% del totale delle referenze a scaffale nel grocery (+3,2 p.ti % rispetto al 2020) e al 25,1% del totale dei prodotti venduti (+1,8 p.ti % rispetto al 2020).
Su 46.156 referenze compaiono già le indicazioni sulla tipologia di imballaggio e sul corretto conferimento in raccolta differenziata; si tratta del 36% di tutti i prodotti grocery a scaffale monitorati nel 2021 (+2,2% rispetto al 2020) e del 55,5% di quelli effettivamente venduti (+0,9% rispetto al 2020).
Senza contare che, oggi, le etichette di 4.268 prodotti riportano almeno un’indicazione che consente di visionare digitalmente le informazioni ambientali sul contenuto o sul packaging del prodotto; un paniere che include il 3,3% delle referenze a scaffale e di quelle vendute complessivamente (+0,3% rispetto al dato 2020).
Fra i settori merceologici analizzati, quello del freddo si posiziona sul primo gradino del podio per la comunicazione delle informazioni ambientali dei packaging: gelati e surgelati, infatti, si aggiudicano la leadership per incidenza di prodotti che riportano in etichetta la codifica identificativa del materiale, oltre alle indicazioni sulla tipologia di imballaggio e sul corretto conferimento in raccolta differenziata. Notevole è anche la presenza di certificazioni relative alla compostabilità del packaging e di suggerimenti volti a migliorare la raccolta differenziata a casa.
Segno positivo anche per la drogheria alimentare, un comparto in cui quattro prodotti su dieci indicano il materiale di cui è composto l’imballaggio e il modo corretto di differenziarlo.
L’home care, invece, può vantare la presenza di indicazioni su canali digitali che forniscono informazioni aggiuntive: un reparto pionieristico nel mettere a disposizione del consumatore QR code e link digitali, diffusi su questi imballaggi molto più che nel resto del grocery.

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