Uno dei criteri sempre più importanti per i consumatori, al momento dell’acquisto di un prodotto alimentare, sia esso fresco o surgelato, è quello della sostenibilità, e un punto particolarmente cruciale, tra gli altri, è il packaging.
Gli imballaggi ecologici, infatti, rappresentano una tendenza chiave nel mercato in quanto possono essere biodegradabili, riutilizzabili, non tossici e costruiti con materiali riciclati.
L’uso di questi è sempre più privilegiato perché è in grado di ridurre l’impronta di carbonio e promuove uno stile di vita verde che aiuta a risparmiare energia e prevenire l’inquinamento.
Secondo una ricerca condotta da Bakeryandsnacks.com, un americano su due (47%) ha dichiarato di essere disposto a pagare un costo extra per un prodotto confezionato con un imballaggio sostenibile e sono due terzi (64%) coloro che hanno indicato la riciclabilità del packaging come elemento fondamentale nel processo di acquisto dei prodotti, percentuale che sale al 69% nella fascia di età compresa tra i 18 e i 29 anni.
In Germania, invece, un sondaggio condotto da Ipsos ha rivelato che il 77% dei consumatori desidera avere il minor numero possibile di imballaggi e il 63% prenderebbe in considerazione l’idea di cambiare le abitudini di acquisto, se questo criterio non fosse soddisfatto.
Questo trend globale sta influenzando anche il mercato italiano dove, secondo i dati dell’Osservatorio Immagino GS1, in un solo anno sono cresciuti del 5% i prodotti alimentari, surgelati e non, che comunicano esplicitamente sull’etichetta come gestire le confezioni dopo il consumo (il 35,9% del totale della GDO).
Rispetto alle indicazioni sulla riciclabilità, più di 4 referenze su 10 (41,6%) vengono confezionate in packaging monomateriali.