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Filiera corta e KM0, la nuova legge

Filiera corta
Filiera corta

Il 26 giugno 2022 è entrata in vigore una legge che stabilisce i criteri secondo cui un prodotto può essere definito a “chilometro zero” o a “filiera corta”; con questa, inoltre, sono stati istituiti i loghi, definiti alcuni strumenti di valorizzazione e promozione e fissate le sanzioni per gli utilizzi illeciti.

La normativa precisa che possono essere considerati a km zero gli alimenti prodotti nel raggio massimo di 70 km dal luogo di vendita o di consumo, o provenienti dalla stessa provincia (oppure sbarcati entro i 70 km, nel caso del pescato).
Per quanto riguarda, invece, la filiera corta, i prodotti caratterizzati da questa dicitura devono arrivare al consumatore finale passando al massimo attraverso un intermediario. I prodotti, così definiti, sono promossi dalla norma accompagnati da alcune misure di carattere logistico. A Regioni ed Enti locali è data facoltà di creare spazi ad hoc all’interno dei supermercati, previo accordo con le insegne.
Per quanto riguarda infine i loghi, la norma stabilisce che la loro collocazione non sarà direttamente sul prodotto, ma è prevista all’interno dei punti di vendita, siano essi spazi fisici o piattaforme online, oppure, nel caso in cui si tratti di ristorazione, sui luoghi di consumo.
Le sanzioni per le violazioni della nuova legge vanno da un minimo di 1.600 a un massimo di 9.500 euro.

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