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Surgital punta all’estero con fiducia

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Surgital mantiene fede alla propria promessa di portare la pasta fresca italiana in tutto il mondo: Europa e Usa, infatti, sono oggi i due principali mercati esteri di riferimento dove l’azienda continuerà a investire per ampliare il proprio business.
Le esportazioni rimangono strategiche per recuperare quanto perso durante gli ultimi due anni di crisi sanitaria.
“C’erano tutti i migliori presupposti per affrontare un 2022 con ottimi auspici – spiega Alberto Bondanelli, export director di Surgital – ma è scoppiato l’imponderabile in Ucraina, con le conseguenze inflattive, le materie prime schizzate e l’accesso ai mezzi logistici reso più oneroso, con costi triplicati. Il mercato russo, per proprie caratteristiche, per noi è sempre stato marginale. Direttamente, i nostri fatturati export in questo Paese sono stati colpiti molto poco, anche se è evidente che il conflitto in corso, oltre al dramma che rappresenta, ha reso lo scenario mondiale notevolmente più complicato”.

Ma l’accaduto non trova impreparata la solida governance di Surgital, che ha imparato ad affrontare le crisi con pragmatismo. Lo fa con la consapevolezza di poter contare su un’idea imprenditoriale, quella della surgelazione della pasta fresca, di cui è stata apripista e per la quale le viene riconosciuto il primato.
“Siamo stati i primi a portare nelle cucine del mondo la pasta fresca, che non esisteva da nessuna parte tramite la surgelazione – ricorda ancora Bondanelli – e in questo modo esportiamo l’Italia stessa, rappresentando quel grande patrimonio gastronomico che la contraddistingue”.
Lo stesso vale per la fiducia guadagnata nel mondo, altro elemento che consente all’azienda di non risentire degli alti e bassi dovuti alle mode momentanee.
Surgital porta agli chef le specialità della tradizione italiana sviluppata su scala industriale tramite innovazioni tecnologiche e di prodotto; oggi l’export è oltre il 40% su 80 milioni di euro totali e la presenza coinvolge 60 Paesi.
Gli ampliamenti costanti di mercato vanno di pari passo con la crescita del gruppo attraverso una rete strutturata formata da export manager che presidiano i paesi di riferimento, da dipendenti diretti all’estero, in particolare in Gran Bretagna e Germania, e da strutture commerciali proprie in Francia e Stati Uniti.
“Il nostro scopo è aumentare l’integrazione con i mercati di riferimento – sottolinea ancora Bondanelli – in particolare gli Usa, che oggi sono il primo bacino di esportazione con un ampio potenziale di crescita”.
Per il mercato a stelle e strisce Surgital ha coniato un brand ad hoc, ossia Pastificio Bacchini, che ripropone il nome della famiglia come elemento storico che denota la tradizionalità del marchio.

E i gusti? La tendenza sembra andare verso i grandi formati, che esaltano il ripieno. L’innovazione piace, ma sempre affiancata dai grandi classici, che all’estero rimangono top seller.
“Un modo per coniugare questi due aspetti è stato, ad esempio, proporre all’interno del nostro brand Divine Creazioni una pasta a cui abbiamo dato il nome di Scrigni, con un ripieno di salsa Carbonara – aggiunge Bondanelli – ma anche tramite lo sviluppo del nostro brand Sugosi, composto da comode pepite surgelate di salse e sughi, dove alle classiche ricette della tradizione abbiamo affiancato innovative proposte, come una Salsa agli scampi o un Ragù alle carni bianche. Nell’alveo della tradizione e dell’innovazione, non sono solo i ristoranti italiani ad apprezzare i nostri prodotti, ma anche i locali all’estero, che sempre più vogliono avere nei propri menù proposte ispirate alla cucina italiana e prodotti made in Italy”.

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