Bofrost: 145 milioni di euro il fatturato nel I semestre 2024
Nel primo semestre dell’anno commerciale 2024-25 Bofrost Italia, la più importante azienda italiana della vendita a domicilio di specialità surgelate e fresche di alta qualità, ha fatto registrare fra marzo e agosto un fatturato di 145 milioni di euro, risultato in linea con quello dell’anno precedente che colloca l’azienda al secondo posto fra i player dell’intera categoria Surgelati con una quota di mercato dell’8,5% (fonte: GFK) con oltre un milione di famiglie italiane clienti. Questi i dati comunicati dall’azienda.
“Nonostante la dinamica inflattiva, che da molti mesi pesa sull’andamento dei consumi, i risultati di Bofrost sono stati in linea con le aspettative, confermando la solidità della nostra realtà – ha commentato Gianluca Tesolin, presidente e CEO di Bofrost Italia – Possiamo dire che la spesa alimentare a domicilio sia ormai entrata stabilmente nelle abitudini degli italiani, ma oggi più che mai dobbiamo rifuggire le generalizzazioni: la sfida è personalizzare sempre di più prodotti, servizi e comunicazione. Mantenendo i punti fermi che determinano il nostro successo: qualità e bontà delle nostre specialità ed eccellenza del servizio”.
Alle sfide citate Bofrost risponde, da un lato, con il costante arricchimento del catalogo (l’edizione Autunno-Inverno 2024-25 presenta oltre 480 specialità e 35 novità che spaziano tra surgelati e freschi/gastronomia, categoria che vale oggi il 10% del fatturato e spazia tra tante tipicità regionali), e dall’altro con importanti investimenti in tecnologia e innovazione per il miglioramento dei processi aziendali, per supportare ed agevolare il personale e per fornire a tutti i clienti, servizi e prodotti in linea con esigenze sempre più diversificate.
Tutto questo in modo orientato a valorizzare un approccio “che è e sarà sempre diretto e fondato sulla relazione umana”, sottolinea Tesolin. Vale, naturalmente, anche per quanto riguarda il percorso di adozione di strumenti di intelligenza artificiale: questi consentiranno di raggiungere gli obiettivi sopracitati, permettendo di analizzare dati complessi e fornendo insight preziosi per offrire un servizio su misura per ogni cliente; ma che, visto l’importanza che Bofrost dà alla relazione personale, non sostituiranno il rapporto tra le persone.
“Crediamo fermamente che la tecnologia debba essere un alleato nel migliorare l’esperienza del cliente, senza mai sostituire il valore insostituibile del contatto umano”, sostiene Tesolin.
La personalizzazione perseguita da Bofrost riguarda non solo la clientela, ma anche collaboratrici e collaboratori dell’azienda, poiché, sottolinea Tesolin, “a fare la differenza sono le persone, venditrici e venditori che sono al centro delle nostre strategie”. Ecco allora che, anche in questo caso, l’approccio innovativo alla tecnologia è orientato agli individui, al loro benessere e alla soddisfazione delle loro esigenze, diversificate a seconda della generazione a cui appartengono, al momento in cui si trovano nella loro vita personale e professionale e a tanti altri fattori. Perciò, oltre a utilizzare l’Intelligenza Artificiale all’interno dell’app dei dipendenti per facilitare la gestione dei documenti che riguardano il lavoratore e la lavoratrice, l’azienda ha intrapreso un percorso di analisi e ricerca.
“Quest’anno è partito, in collaborazione con l’Università degli Studi di Trieste, uno studio dell’employee experience al fine di valutare il benessere individuale dei collaboratori nelle varie fasi di carriera e mettere in campo interventi per curare sempre meglio la soddisfazione delle nostre persone”.
In questo modo Bofrost potrà supportare sempre meglio l’ampliamento della propria rete commerciale, che prosegue con una copertura territoriale sempre più estesa e l’apertura di nuove zone di vendita. L’azienda cresce così anche sotto il profilo occupazionale: 280 sono stati i nuovi inserimenti nei primi 6 mesi dell’anno sono molte le opportunità per i ruoli di incaricati/e alla vendita e promoter in tutta Italia.