In occasione della scorsa Giornata per la lotta allo Spreco Alimentare, il DTI, l’istituto tedesco dei surgelati, ha presentato i risultati di una ricerca sul tema realizzata in collaborazione con il Dipartimento per la gestione sostenibile dell’Università di Witten/Herdecke e con la società di consulenza Fjol. La ricerca, cui hanno preso parte otto aziende del settore, dimostra che le aziende del freddo stanno già facendo grandi sforzi per utilizzare gli alimenti in modo efficiente e in modo da preservare le risorse. Ulteriori riduzioni possono essere ottenute solo attraverso approcci individuali e innovativi.
I risultati del “Check Food Waste” sono chiari: in media, il 99,9% per cento di tutti i surgelati finiti arriva a destinazione e finisce nei congelatori di rivenditori di generi alimentari, ristoranti o abitazioni private. I dati per gli anni 2019 e 2020 mostrano anche che in media il 95% delle materie prime che entrano nella filiera del freddo viene trasformato in prodotti surgelati. Il 5% residuo include anche rifiuti come bucce di verdure e patate e campioni che per legge devono essere conservati.
Quanto agli scarti non commestibili, anche questi vengono utilizzati in modo economicamente sostenibile: circa il 2% viene trasformato nell’industria o, in conformità con i severi requisiti di legge, in mangimi. Il restante 3% diventa rifiuto, che a sua volta viene utilizzato principalmente negli impianti di biogas, come fonte di energia.
Anche nella fase di vendita al dettaglio i prodotti frozen sono raramente gettati: secondo i calcoli del Thünen Institute, la perdita è inferiore allo 0,3%.
Innovazioni nella produzione
Lo studio ha spiegato come un’azienda possa ridurre gli scarti. Nella pratica operativa, per esempio, si verificano perdite di cibo in corrispondenza di un cambio di produzione su una linea, che deve essere sanificata per motivi igienici e di qualità. Per ridurre al minimo le perdite risultanti da questa procedura, è importante definire chiaramente i processi di lavoro e pianificare al meglio la produzione.
Esiste un ulteriore potenziale per ridurre le perdite di cibo nelle tecnologie di processo innovative. Ad esempio, Coppenrath & Wiese ha ottenuto che le mele sbucciate vengano ora usate fino al 95% anziché al 75%.
Il ruolo delle famiglie
Secondo il Thünen Institute, più della metà dello spreco di cibo in Germania avviene nelle abitazioni private. Grazie alla loro lunga durata e alla buona porzionabilità, i surgelati sono una componente importante per ridurre questo fenomeno: il 78% dei consumatori intervistati per il barometro delle tendenze dei surgelati nell’autunno 2021, afferma che la lunga durata dei surgelati li aiuta a buttare via meno cibo. I prodotti surgelati creano libertà e flessibilità, assicurano che gli alimenti freschi siano sempre disponibili e facilitano lo stoccaggio.
“I risultati del “Check Food Waste” – riassume Sabine Eichner, AD di DTI – mostrano chiaramente che la produzione e la vendita di prodotti surgelati avviene con alta efficienza e basse perdite”.