Eismann, azienda alimentare tedesca operante nel settore delle vendite a domicilio di gelati e surgelati, risulta fortemente impegnata nella lotta alla presenza di antibiotici negli alimenti.
Oggi, a causa della pesca intensiva, l’ecosistema marino si sta lentamente spopolando e sta diventando sempre più complicato soddisfare la domanda dei consumatori.
Per ovviare a questo problema, si fa sempre più ricorso agli allevamenti intensivi; qui, però, ai pesci vengono spesso somministrati, insieme alla pastura, degli antibiotici per evitare che si ammalino. Accade però che tali medicine finiscano nella carne dell’animale e da questa si trasmettano all’uomo; con il passare del tempo, vi è il rischio di una sorta di assuefazione da parte del corpo umano, che potrebbe portare allo sviluppo di una antibiotico-resistenza tale da rendere inefficaci le cure in caso di malattia.
L’Oms calcola che nel mondo, ogni anno, ci siano almeno 700.000 vittime per antibiotico-resistenza, di cui 33.000 in Europa e 10.000 in Italia.
Con l’obiettivo di rispondere a questo problema, l’azienda Eismann, che già controlla il DNA dei prodotti ittici, è scesa in prima linea nella lotta all’uso degli antibiotici negli allevamenti di pesce, approvvigionandosi solo da fornitori certificati e aumentando i controlli di qualità e sicurezza alimentare.