La situazione di crisi determinata dall’epidemia Covid-19 ha visto anche Surgital duramente colpita, essendo il food service il suo core business, settore che ha subito un’improvvisa e imprevedibile battuta di arresto.
L’azienda ha risposto all’emergenza in due modi. Da una parte rendendosi parte attiva nel fornire un contributo concreto e immediato a chi questa battaglia la stava combattendo in prima linea. Edoardo Bacchini, AD Surgital, insieme agli altri membri del CdA, ha donato 100.000 euro all’Ospedale “Umberto I” di Lugo (RA), struttura designata come ulteriore Covid hospital nell’area Romagna. Un aiuto considerato doveroso, ancor più per un’azienda che fa del senso di responsabilità uno dei valori portanti del suo modus operandi.
Responsabilità che si è manifestata anche nelle azioni intraprese per contenere al massimo il rischio per dipendenti e collaboratori fin dalle prime avvisaglie dell’epidemia. Già da fine febbraio infatti, erano state vietate le visite interne, i trasferimenti verso clienti e fornitori, incentivati gli incontri “virtuali”, lo smart working per tutto il personale non impegnato nei reparti produttivi. La sicurezza dei dipendenti difatti, è stata subito al centro della preoccupazione di Surgital: il Comitato di Crisi istituito ha attuato misure di protezione importanti, in qualche caso prima dell’emissione dei decreti da parte dell’Esecutivo. Il personale è stato dotato di mascherine e guanti, è stata intensificata la sanificazione di tutti gli ambienti, sono state prese misure per evitare assembramenti, dall’aumento delle distanze sul luogo di lavoro alla dilazione degli accessi in zone comuni, fino alla predisposizione di aree di carico e scarico di merce per evitare l’incontro tra fornitori esterni e
personale interno.
Il mercato della ristorazione ha subito un rallentamento repentino fino ad arrivare all’ arresto, prima del mercato italiano e poi di quello estero. Tuttavia Surgital non è rimasta ferma. Continuando a lavorare, dedicando risorse e impegno a quella parte del mondo alimentare che ha continuato a funzionare, quello della grande distribuzione. In questo senso la diversificazione del business ha permesso di non essere, oggi, in blocco completo. Non solo, l’affidabilità che un’azienda solida, strutturata e sana come Surgital si è guadagnata nel tempo le ha permesso di continuare ad essere credibile anche e soprattutto in un momento così critico: credibilità che ha confermato con l’impegno a garantire ai propri fornitori il pagamento regolare di tutti i prodotti, le prestazioni, i servizi.
Rendersi soggetto attivo e propositivo per tutto il suo settore è stato un impegno cruciale: per questo ha fortemente sostenuto l’appello corale di FIC e altri rappresentanti della ristorazione rivolto al Governo per l’adozione di misure straordinarie.
Una fase critica, in cui Surgital ha sospeso i lanci di nuovi prodotti per virare i messaggi verso contenuti che rassicurino tutti gli stakeholder.
“Ho ritenuto doveroso contribuire a questa drammatica situazione che ci vede tutti coinvolti – queste le parole di Edoardo Bacchini – offrendo un aiuto concreto agli operatori del sistema sanitario locale, instancabili e in prima linea nel salvaguardare la nostra salute e a cui va il mio personale ringraziamento”.